In Italia ci sono numerose sedi dell’associazione “La Nostra Famiglia”, di cui dodici presenti in Lombardia. Nella sede di Mandello, a differenza di quella di Bosisio Parini, ci sono ospiti adulti con disabilità motorie e mentali medio-gravi.

Appena arrivati, il direttore ci ha presentato l’organizzazione della struttura che inizialmente era nata come casa-famiglia. È stata fondata dal Beato Don Luigi Monza con le piccole apostole della carità. In seguito è stata estesa anche ai lavoratori laici, cioè che non sono consacrati come i preti o le suore.

Abbiamo girato per la struttura e una educatrice ci ha fatto provare le carrozzine elettroniche, quelle che si spingono manualmente e quelle fatte su misura per i ragazzi che hanno delle specifiche difficoltà. Poi abbiamo provato una sostanza chiamata “addensante” che serve proprio ad addensare i liquidi perché alcuni ragazzi hanno problemi di disfagia, cioè non riescono a deglutire. Devono per forza bere l’acqua e tutti gli altri liquidi con l’addensante. Solo che bere in questo modo soddisfa il bisogno fisico, però a livello mentale bere l’acqua addensata è come bere qualcosa che che sembra un budino e non soddisfa per niente la sete. Nella struttura sono presenti dei ragazzi che sono   affetti da tetraparesi spastica, cioè non riescono a muovere le gambe e le braccia.

Nonostante tutte le difficoltà che hanno queste persone sono sembrate sempre felici e hanno sempre il sorriso sulle labbra, soprattutto quando cantano tutti insieme e fanno i concerti.

Vi invito a guardare questo video in cui questi ragazzi cantano o lavorano.

https://www.youtube.com/watch?v=NIc81uxslAQ

Questa giornata per noi ragazzi che abbiamo visitato la struttura è stata istruttiva, siamo rimasti colpiti soprattutto dalla felicità con cui gli ospiti eseguono le loro attività, come per la ricorrenza del Natale, quando realizzano i lavoretti. Secondo me questa giornata è stata molto utile a noi che siamo sempre attaccati ai nostri cellulari, tablet, computer; è stato bello vivere alcune ore socializzando con dei ragazzi che fisicamente sembrano molto diversi da noi, riscoprendo una realtà quasi dimenticata da tutti.

Giulia Fumagalli

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