Ciao a tutti, mi chiamo Gaia e voglio raccontarvi gli esiti dell’intervista avvenuta poco tempo fa alla professoressa Colombo Maria Grazia, l’insegnante che ha portato avanti il progetto del nostro giornalino fin dalle origini.

Inizio col dirvi che fino a qualche tempo fa, cioè fino al 2018, il giornalino era cartaceo e si poteva comprare al costo di €0,50 all’ingresso e all’uscita della nostra scuola.

L’edizione cartacea del giornalino Il gatto e la volpe

Il titolo del giornalino è stato scelto attraverso un concorso in cui gli alunni di terza media hanno proposto vari nomi. Tra questi è spiccato “Il gatto e la volpe” consigliato da Silvio Viganò, vincitore della “competizione”.

Sull’ultima parte, invece, erano riportati gli sponsor raggiunti dalla nostra scuola per sostenere le svariate spese.

Una delle edizioni speciali del giornalino

Il nostro istituto ha partecipato anche a dei concorsi. Le prime volte, dopo aver notato che i giornalini portavano buoni risultati, la prof ha voluto fare le cose in grande: nascono così le edizioni speciali.

Per riuscire a scrivere un giornalino a settimana in più, ogni 2/3 mesi si aveva a disposizione due moduli anziché uno, e i giornalino era un’attività svolta durante l’orario scolastico oppure come laboratorio extrascolare.

Ritornando a parlare delle origini, ho scoperto che per realizzare tutto questo ci è voluto un semestre intero! La prof Colombo Maria Grazia non ha creato tutto ciò sola, ma ha avuto sia il sostegno morale che materiale di tutti i prof, compresa la Dirigente, ma soprattutto degli alunni che hanno collaborato rendendosi disponibili in molti. Proprio per questo , il giornalino è diventato un vero e proprio “laboratorio sociale”: con esso gli studenti hanno imparato a collaborare e a dividersi i compiti senza problemi.

Ora realizzare una pagina di giornale è molto più veloce perché con l’uso della tecnologia, in un attimo è tutto fatto. Ragionandoci, però, la tecnologia dà un grande contributo: vengono diminuiti le spese e il consumo della carta. Beh, ovvio, prendere in mano un giornale e sfogliarlo con le proprie mani è diverso da “scorrerlo” con una freccia su uno schermo.

La professoressa Colombo ha quindi concluso con una richiesta: “Vi chiedo di portare avanti questa attività come se la stessi conducendo ancora io, aiutatevi a vicenda, tenetevi aggiornati e soprattutto di non fermatevi agli ostacoli, ma andate avanti”.

Ringrazio la prof Colombo Maria Grazia per la sua disponibilità e la sua collaborazione.

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