Nel primo ‘900, in Europa si svilupparono molti stili artistici: dal Futurismo al Cubismo, dall’Astrattismo all’Espressionismo e così via. L’arte subì un enorme cambiamento rispetto al 1800, quindi è difficile confondere i due periodi. Spesso, erroneamente, si scambiano l’arte moderna per l’arte del ‘900, ma sono due cose completamente diverse, da non sovrapporre assolutamente.

L’arte del XX secolo è una delle mie preferite, quindi volevo condividere questa mia passione con voi presentandovi alcune opere per me significative di questo periodo.

Marc Chagall

Se oggi conosciamo il celebre dipinto “La passeggiata” è per merito di Marc Chagall (1887-1985), artista di origini russe che andò a vivere in Francia nel 1915, quando sposò Bella Rosenfeld. Il vero nome del pittore è Mark Zacharoviç Segal. Lui aderì all’Espressionismo, il cui opposto stile nel secolo precedente è l’Impressionismo. Il primo rappresenta le emozioni, le cose che vediamo dentro di noi, mentre il secondo rappresenta il mondo che ci circonda. Chagall dipingeva in modo fiabesco, fantastico ed è questo che rende i suoi dipinti magici e misteriosi.

Picasso

Surrealismo, Espressionismo, Astrattismo, ma anche scultura. Questi sono solo alcuni dei tanti stili a cui Pablo Picasso aderì. Tra i suoi quadri più famosi troviamo “Guernica”, “Celestine” e “La famiglia di saltimbanchi”. Nel corso della sua vita, l’arte di Picasso si divise nel Periodo Blu e nel Periodo Rosa (l’ultimo è il più famoso).

Van Gogh

Vincent Van Gogh, olandese, si diceva fosse pazzo: si sentiva per strada che avesse malattie mentali. Questo non è del tutto falso, anche perché quando un suo amico non volle più stare da lui, si tagliò un orecchio; d’altro canto, i suoi dipinti sono meravigliosi e su questo non c’è nulla da dire.

De Chirico e Savinio

Mentre tutta l’Europa era impegnata nell’Espressionismo e nel Cubismo, Giorgio e Alberto De Chirico (l’ultimo dei quali cambiò il suo nome in Savinio), fratelli italiani di origini greche, idearono la pittura Metafisica. Questo stile trasportava l’osservatore nel mondo del sogno, talvolta dell’incubo, incutendo paura e timore, deformando corpi e facce.                                                             

 

 

 

 

   

 

 

 

 

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