I ragazzi della scuola radunati sul piazzale durante la prova di evacuazione

Ciao a tutti, oggi volevo mettere a conoscenza voi lettori su come il nostro istituto è organizzato a proposito della nostra sicurezza in caso di incendi, terremoti o disastri naturali.

Ogni anno la nostra scuola organizza due prove antincendio, una nel primo quadrimestre e l’altra nel secondo. A occuparsi di ciò è la professoressa Carlini Rossella, responsabile della sicurezza.

Per non creare folla e caos ogni classe deve rispettare un percorso ben preciso e definito indicato su delle cartine poste all’entrata di ogni aula e a inizio anno vengono assegnati dei ruoli precisi agli alunni. Tra questi ci sono quelli di:

  • aprifila= è l’alunno posto ad inizio fila e deve guidare e radunare insieme alla professoressa tutta la classe. In più gli è stato dato il compito di recuperare una paletta, simbolo della classe, e dei documenti, in cui è scritto nome e cognome di ogni alunno, che servono per accertarsi che ognuno sia uscito dalla scuola. 
  • chiudifila= il suo compito è di assicurarsi che ogni studente sia uscito dall’aula radunando così tutta la classe. Esso, come dice la parola, deve stare in fondo a tutti, insieme, se è presente, a un insegnante o educatrice/educatore.
  • accompagnatore= in caso ci fosse presente nella classe un alunno/alunna con disabilità fisiche o mentali, questa persona è in dovere di aiutarla ad evacuare al di fuori dell’istituto.

Normalmente tutti i ruoli prevedono una riserva di modo che se un alunno dovesse essere assente ci sia quello di “scorta”.

Quanto indicato finora riguarda l’organizzazione in caso di disastri all’interno dell’istituto, mentre, in caso di incendi o di altri problemi al di fuori della scuola, le regole sono altre.

Ad esempio di quanto detto vorrei prendere la giornata di lunedì 29 novembre. Intorno alle ore 10, un incendio si è manifestato in un’azienda vicina alla scuola. A distanza di mesi mi ricordo ancora tutto in ogni minimo dettaglio: siamo passati da quella che per noi era la normalità a una situazione in cui ci è stato vietato di uscire dalla scuola. Per noi, 2^C, tutto questo è accaduto durante l’ora di tecnologia: ad un tratto, seguita dalle bidelle, si è presentata in classe la coordinatrice con la terribile notizia, che ha sconvolto la nostra giornata. 

Pochi minuti dopo un fumo nero ha circondato la scuola. In quel momento mi sono fatta prendere dal panico e non ero l’unica. C’è chi era preoccupato per sé stesso e chi per i propri cari.

Le normative di sicurezza ci hanno obbligato a restare chiusi dentro la scuola, a non aprire né porte né finestre in modo da non inalare il fumo prodotto dalle fiamme della fabbrica.

Ammettiamolo: un po’ tutti abbiamo avuto paura al punto che quando è suonata la campanella alle 13:35 e siamo potuti uscire all’aria aperta è stato un sollievo.

La cosa più importante che ci insegnano episodi come questo è che ognuno di noi, dagli alunni ai professori, deve seguire ogni singola normativa di sicurezza di modo che, se dovesse succedere realmente un problema, sappiamo come comportarci.

                                                                                                 

 

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