Nelle scorse settimane ho intervistato un alunno della scuola, Ziad, che insieme alla sua insegnante, la professoressa Chiara Colombo, ha realizzato un mappamondo in cartapesta per ripercorrere le rotte compiute dagli esploratori tra Quattrocento e Cinquecento.
Di seguito, riporto l’intervista.
- Come ti chiami?
Il mio nome è Ziad.
- Quanti anni hai?
Ho 13 anni.
- Di che classe sei?
Sono di 2^E.
- Come è nata l’idea di fare il mappamondo?
Lo abbiamo fatto perché è difficile studiare gli spostamenti degli esploratori. Quindi la prof ha pensato di costruire un mappamondo dove questi spostamenti fossero ben visibili.
- A cosa serve il mappa mondo?
Il mappamondo serve per imparare gli spostamenti di questi esploratori e per imparare dove andarono.
- Quanto tempo hai impiegato per concluderlo?
Ho impiegato tre settimane per farlo visto che ho dovuto aspettare che tutta la tempera e colla si asciugassero.
- Da che materiali è composto?
I materiali da cui è composto sono i fogli di giornale carta colorata, tempera, carta da lucido, collo di una bottiglia.
- Sono riciclati i materiali?
Sì, sono tutti materiali riciclati.
- In quali ore lo hai fatto?
Nelle ore di storia del professor Tonini. L’ho realizzato con la professoressa Chiara Colombo nell’aula di arte il lunedì alla 2^ ora e il venerdì alla 5^
- I fili colorati di questo mappa mondo cosa indicano?
I navigatori “esploratori” che si dirigevano in America in realtà non erano andati a scoprire una nuova terra, ma cercavano un nuovo passaggio per non essere derubati durante la navigazione. I fili colorati indicano le loro rotte: in fucsia quella di Cristoforo Colombo, in verde quella di Amerigo Vespucci, in giallo quella di Vasco da Gama, in rosso quella di Federigo Magellano.