Io sono Zakaria Arbaoui e in questo articolo parlerò della gita a Trieste a cui ho partecipato.
Nella gita in questione sono andate le classi terze. È iniziata il 20 aprile: ci siamo ritrovati in piazza mercato (per intenderci la piazza dietro la scuola) la mattina; la preside ha fatto l’appello per capire se ci fossimo tutti e ci hanno dato un cartellino da mettere al collo in caso di emergenze.
Arrivati a Trieste non siamo andati diretti in albergo, ma ci siamo recati nella piazza principale dove ci ha accolto una guida che ci ha accompagnato praticamente tutta la gita.
La prima tappa era davanti a una biblioteca in cui c’era una statua di Italo Svevo, uno scrittore originario di Trieste, in bronzo e la guida ha iniziato a parlare della città e di Svevo.
A partire da questo punto abbiamo iniziato a percorrere un itinerario seguendo una mappa durante il quale la guida ha parlato della storia e dei letterati che sono stati a Trieste.
Il secondo giorno abbiamo visitato la cattedrale di San Giusto e il castello della cui importanza storica, culturale e artistica la guida ha parlato e poi siamo ritornati nella piazza centrale, da qui ci hanno lasciato 15 minuti per andare a comprare dei souvenir o qualcosa che ci interessava.
Il terzo giorno abbiamo visitato Aquileia e abbiamo visto la basilica di Santa Maria Assunta (i mosaici risalenti al IV secolo d.C, la struttura all’XI secolo d.C. e ristrutturata nel XII secolo d.C). Nel pomeriggio abbiamo fatto un giro per un’ora e mezza per comprare souvenir o qualcosa da mangiare.
Il quarto giorno, l’ultimo, abbiamo visitato Redipuglia (il cui nome deriva dal polacco Rodoplje, il suono di questa parola ricorda infatti Redipuglia), in particolare il Sacrario militare, architettato da Giovanni Greppi e inaugurato in presenza di Benito Mussolini, del quale volle la costruzione per far vedere la grandezza dell’Italia attraverso le miriadi di morti che fece la Seconda Guerra Mondiale. Questo sacrario appare come una lunga scalinata. Vicino al monumento c’è una trincea costruita nella Prima Guerra Mondiale.