Il 13 dicembre 2022  ho intervistato la nostra preside  dott.ssa Chiara Giraudo con l’intento di conoscerla meglio. Mi ha ricevuta nel suo ufficio a scuola e abbiamo parlato insieme per un po’.

Ho deciso di intervistare la nostra dirigente perché ero curiosa; le ho fatto tante domande sulla sua vita personale e professionale.

La preside vive a Viganò ,un paesino in provincia di Lecco ,con la sua famiglia. 

Ha due figlie e mi ha spiegato che è un po’ faticoso fare la mamma e la preside, ma con la passione si possono superare tutte le difficoltà. 

Le ho chiesto in che cosa consiste il suo lavoro e ho scoperto che è molto complicato perché deve continuamente risolvere problemi , dagli orari dei collaboratori scolastici alla  supplenze e così via.  Ci sono aspetti negativi legati soprattutto alla complessità del lavorare con tante persone con professionalità e ruoli diversi. Una cosa che la rattrista è il  non  riuscire a concretizzare i progetti pensati per gli alunni. Ci sono però ,come ha sottolineato la preside ,anche aspetti positivi; vedere gli alunni sorridenti e vederli crescere e diventare grandi nel corso dei  tre anni di scuola media.

Ho chiesto alla nostra dirigente cosa farebbe se regalassero alla nostra scuola un milione di euro e mi ha risposto che realizzerebbe per noi studenti una scuola più grande e moderna, su un unico piano, con ambienti colorati  e spazi verdi. Attiverebbe laboratori creativi di lingue ,arte , sport ,teatro, estetica, giornalismo ,scienze e matematica. Le piacerebbe che la scuola fosse aperta al pomeriggio per attività gratuite rivolte a tutti studenti.

Rispetto alla proposta che le ho fatto di fornire  a tutti gli studenti  un tablet si è mostrata d’accordo solo in parte: preferirebbe che prima i ragazzi si appassionassero ai libri  perché aiutano ad aprire la mente.

Infine ho voluto conoscere la sua opinione rispetto alle punizioni tanto odiate da noi studenti. La dirigente ha spiegato che  non le fa piacere dare punizioni agli alunni ,ma che talvolta sono necessarie per aiutare a riflettere sugli errori commessi. E’ capitato di sospendere per alcuni giorni degli studenti; questa  punizione è stata un segnale importante per loro, per aiutarli a pensare che non erano stati un buon esempio per i loro compagni e ad assumersi le loro responsabilità, per poi tornare dai loro amici con uno spirito diverso.  Mi ha raccontato di sentirsi  orgogliosa dei suoi studenti quando li vede collaborare e aiutarsi a vicenda, riconoscere i propri errori e lavorare per rimediare. E’  fiera dei ragazzi  di terza media che di fronte a una prova di esame riescono ad ottenere buoni risultati. . 

Ho scoperto che è una persona simpatica con cui è  piacevole chiacchierare. 

Una curiosità: le piacciono gli scoiattoli!

 

Hajar El Mokhtari 2 B

                                                                                                  

 

 

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