Il giorno 23 gennaio 2023, 8 persone della mia classe(precedentemente selezionate nell’ora del laboratorio di scrittura collettiva, scelte tra i più motivati e i meno motivati nell’attività) sono uscite da scuola in anticipo. Il motivo era un incontro con la classe 2B della scuola media A. Lanfranchi di Sorisole, in provincia di Bergamo.
Per comprendere a pieno il significato di tale appuntamento dobbiamo prima spiegare cos’è il già citato laboratorio di scrittura collettiva, dal momento che è un progetto avviato fin ora solo nelle classi 2B (di cui faccio parte), 3E e 3B.
Il concetto base è di creare uno spazio libero in cui lasciar parlare gli studenti di tematiche importanti, come la guerra, la mafia o la violenza. Lo scopo finale di questo laboratorio è arrivare a fine anno a scrivere un testo, creato puramente dalle idee e dalle osservazioni degli alunni. Ma ora vediamo com’è stata strutturata la nostra uscita.
Ore 12:30
Verso la fine della quinta ora, la Professoressa Mauri, il Professor Locatelli e la Dirigente hanno chiamato le 8 persone destinate a partecipare a questo progetto. Dopo il pranzo, siamo usciti da scuola (13:00 circa) e tre genitori ci hanno gentilmente accompagnato con le loro macchine a Sorisole, un paesino situato sulle colline attorno a Bergamo.
Ore 14:00
Dopo circa un’ora di macchina, arriviamo davanti alla scuola. Quando suona la campanella che annuncia la fine dell’intervallo, una professoressa e la Dirigente di quella scuola ci accolgono nell’aula destinata alla scrittura collettiva. Dopo un breve giro di presentazioni e la spiegazione dell’argomento che saremmo andati a trattare, abbiamo potuto cominciare la lezione.
Ore 14:00-16:00
Per cominciare, abbiamo spiegato il significato di” comunità” e di” comunicazione”, con le loro rispettive differenze. Successivamente abbiamo visto alcuni video sul cervello e sul suo funzionamento, soffermandoci particolarmente sul sistema limbico, cioè la parte che controlla le emozioni. Infine abbiamo riflettuto su un filmato selezionato dalle professoresse, che parlava dei nostri sentimenti e dei nostri pensieri più profondi.
Ore 16:30
Dopo un piccolo buffet offerto da tutti i docenti, siamo tornati a casa, stanchi ma felici di aver avuto questa opportunità che ci ha fatto riflettere molto sulla nostra vita, tanto preziosa quanto breve, che va custodita e amata più di ogni altra cosa al mondo.
Beatrice Pini, 2B.