Dylan Dog è un personaggio dei fumetti creato da Tiziano Slavi ed elaborato graficamente da Claudio Villa e Angelo Stano, protagonista dell’omonima serie di genere horror edita dal 1986 dalla Daim Press, che poi divenne la Sergio Bonelle Editore. La serie ha raggiunto presto un successo tale da renderlo uno dei fumetti italiani più venduti, oggetto di numerose ristampe e considerato un cult del fumetto italiano. Gli albi della serie a fumetti sono tradotti e pubblicati anche all’estero. Al personaggio è ispirato un film omonimo del 2010.
La gestazione del personaggio iniziò nel 1985, quando Sergio Bonelli, proprietario della casa editrice, e Decio Canzio, suo direttore generale, decisero di tornare a occuparsi di fumetti tradizionali dopo la chiusura dell’esperienza dei fumetti d’autore della “Bonelli-Dargaud”. Sclavi propose quindi un fumetto horror, provvisoriamente chiamato “Dylan Dog”. Il nome derivava da quello del poeta Dylan Thomas, mentre il cognome dal titolo di un libro di Mickey Spillane che Sclavi vide in una libreria ed era il nome provvisorio che dava ai suoi personaggi in fase di creazione per poi cambiarlo una volta completato.
Per non rendere la serie troppo incentrata sulle indagini si decise di inserire una spalla comica. L’assistente di Dog viene chiamato semplicemente Groucho. Graficamente il personaggio fu creato da Claudio Villa e Sclavi. A fine settembre del 1986 uscì in edicola il primo numero di Dylan Dog, ma l’esordio non fu dei migliori. Il vero successo doveva ancora venire. Infatti nel giro di pochi anni Dylan Dog diventa un best seller che porta Sclavi nel 1990 a vincere il premio Yellow Kid come miglior autore. Il 1991 è probabilmente il momento di maggior successo per la serie che, con il n. 69 “Caccia alle streghe”, arriva a superare Tex per numero di copie vendute.
Ho scelto di portare Dylan Dog per far conoscere alle nuove generazioni uno dei personaggi più famosi nella storia dei fumetti anni 80. Non a tutti piace, perché a volte ha un ritmo incalzante e ti sa trascinare facendoti rimanere con il fiato sospeso fino alla fine del numero, mentre altre volte va lentamente in modo che tutti capiscano quello che il personaggio sta facendo e tutti capiscano da dove arrivano tutti i personaggi, anche se questa cosa provoca noia alla maggior parte dei lettori, che si aspettano chi sa cosa da quel numero e invece va a finire che quello che si aspettavano era totalmente sbagliato. Non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina o in questo caso non bisogna mai giudicare un fumetto dalla copertina. Io lo avevo giudicato male prima di prenderlo e mi ero sbagliata, perché é diventato il miglior fumetto che io abbia mai letto e aspetto con pazienza il giorno in cui esce la copia del numero successivo. In poco tempo si finisce di leggere e questo fa in modo che il fumetto non sia nè troppo lungo nè troppo noioso, si riesce a leggere in meno di un giorno. Le copie si possono trovare in edicola mensilmente.
Alessia Meana 3D