Venerdì 22 dicembre alla scuola media di Costa Masnaga il Natale verrà celebrato in un modo particolare: con uno stuolo di volontari. Come si svolgerà la giornata? Alle ore 8 ci sarà un’introduzione con musiche preparate dai ragazzi e dalle ragazze e scritti poetici di Nicola Ingrassia per riflettere insieme sulla bellezza e sulla fragilità del nostro mondo. Dalle 9 in poi invece ogni classe incontrerà alcuni volontari che racconteranno le loro esperienze. Infine la giornata si concluderà con gli auguri di tutti gli insegnanti e gli alunni. Le persone e le associazioni coinvolte sono: Aurora Bernardi per Fridays for future, Beatrice Canossi per A forca da Partilha – Sololo, Egidia Beretta e Roberto Bonacina per Fondazione Vittorio Arrigoni Vik Utopia onlus, Francesca Rocca per Medici senza frontiere, Giorgio Maioli per Emergency, Ass. Amici di Gastone, Ass. Cassago chiama Chernobyl, Ass. La casa sul pozzo, Ass. Lo snodo, Ass. Mattia Riva onlus, Ass. Operazione Mato Grosso, Ass. Paraplegici Lombardia, Ass. Un atomo di ossigeno.
Ci si potrebbe chiedere quale sia il senso di una giornata simile alle porte delle vacanze natalizie. Siamo abituati a pensare che il Natale consista in Babbo Natale che porta i regali. Eppure c’è qualcosa che non va in questo ragionamento. Il problema è che il Natale non è solo comprare oggetti e riceverne altri. I veri Babbo Natale sono le persone che donano il loro tempo a chi ne ha bisogno senza chiedere nulla in cambio. Spesso infatti, sommersi dal “comprate, comprate!” dei negozi, ci dimentichiamo che ci sono cose più importanti degli oggetti e dei soldi. In più è bello ricordare che l’altruismo deve essere un atteggiamento da adottare tutto l’anno, non solo a dicembre.
Con questa giornata speciale, gli insegnanti vogliono regalare ai loro studenti la possibilità di conoscere realtà, vicine o lontane, a cui non sempre si ha tempo di pensare. L’obiettivo ultimo è quello di piantare dei semi di solidarietà, di altruismo, di curiosità e di empatia, che, una volta cresciuti, possano sbocciare e trasformarsi in gesti di pace verso l’altro.
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Caterina, Dalila e la redazione