La scuola si confronta con il dolore della perdita con il progetto “Il lungo addio”.
Un progetto che sia occasione per parlare di tristezza, dolore e lutto a scuola. Questo e molto altro è il percorso “Il lungo addio”, promosso da Assocultura Confcommercio Lecco insieme all’Amministrazione comunale e alla comunità di Costa Masnaga, che vede coinvolte anche alcune classi dell’IC Costa Masnaga.
“L’obiettivo di un lavoro sulla perdita e il lutto all’interno delle ore curricolari, è favorire la comprensione della morte, attraverso la discussione, la riflessione, la spiegazione e l’accettazione, per dare voce alle paure e alle emozioni ad essa connesse – hanno spiegato gli organizzatori -. Inoltre, insegnare agli adulti ad affrontare la morte significa preparare i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze a comprendere il significato della vita, inteso come un bene prezioso da coltivare, e a dare un senso a ciò che accade nella propria esistenza, a gestire e conoscere la paura come parte del nostro quotidiano, confrontando le nostre credenze e le nostre conoscenze anche con persone appartenenti a culture diverse”.
A partire da queste premesse è stato creato un palinsesto di eventi e iniziative che hanno visto coinvolti esperti, rappresentanti della società civile e religiosa, e anche docenti e alunni della scuola.
In particolare, per questi ultimi, nel mese di ottobre sono stati pensati gli incontri online a cura di Alberto Pellai e Barbara Tamborini per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado a partire dalla lettura di due libri, “Io dopo di te” e “Noemi nella tempesta”.
Per quanto riguarda l’esperienza vissuta dagli alunni della scuola Don Bosco, l’incontro con Alberto Pellai e Barbara Tamborini si è svolto on line, ma in modalità interattiva. In un primo momento i due esperti hanno trattato in generale il tema del distacco con i suoi risvolti psicologici, facendo riferimento al libro letto dai ragazzi e alla loro esperienza personale e professionale. In un secondo momento i ragazzi hanno potuto rivolgere domande, fare considerazioni, esprimere giudizi personali sui contenuti del libro. “Una volta rotto il ghiaccio – ha commentato la professoressa Cristina Mauri -, non è stato facile spiegare ai ragazzi che il tempo a disposizione era terminato, perché le domande erano davvero tante. Si percepiva il bisogno e il desiderio di dare sfogo a riflessioni e pensieri che non sono abituati a condividere”.
Al termine dell’incontro l’insegnante ha ripreso con gli studenti le risposte date dai due esperti e in seguito gli alunni hanno preso parte ad un evento pubblico presso il cimitero di Costa Masnaga, in prossimità del giorno di commemorazione dei defunti. In preparazione a quel momento in classe era stato svolto un percorso concluso con produzione di testi autobiografici in cui i ragazzi hanno dato voce ai propri cari defunti, con il racconto delle loro vite e delle loro morti. Questi testi sono stati letti dai ragazzi stessi durante l’incontro al cimitero ed hanno fatto emozionare tutti i presenti. L’incontro al cimitero è stato introdotto dal prof. Raffaele Mantegazza.
“Il progetto ci ha offerto l’occasione di parlare di un tema che solitamente viene trascurato, se non rimosso – ha concluso la professoressa Mauri -. I ragazzi hanno dimostrato grande interesse e si sono dimostrati molto profondi nelle loro riflessioni”.
Lo stesso tema è stato affrontato anche nelle discipline di arte, inglese e religione: i lavori svolti dovrebbero confluire, insieme a quelli realizzati dalla scuola primaria, in un’esposizione pubblica.